Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano

Indirizzo: WF23+V93 Baldacchino di San Pietro, Piazza San Pietro, 00120 Città del Vaticano.

Sito web: vatican.va.
Specialità: Scultura.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 108 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.8/5.

Posizione di Baldacchino di San Pietro

Baldacchino di San Pietro WF23+V93 Baldacchino di San Pietro, Piazza San Pietro, 00120 Città del Vaticano

Il Baldacchino di San Pietro è una meravigliosa opera architettonica e artistica che si trova all'interno della Basilica di San Pietro, situata a Piazza San Pietro 00120, Città del Vaticano. Il suo indirizzo esatto è WF23+V93 Baldacchino di San Pietro.

Questo capolavoro, creato da Gian Lorenzo Bernini, è una scultura barocca che si erge maestosa sotto la cupola della basilica. Le sue quattro colonne in bronzo, alte 20 metri, sono sostenute da imponenti statue di santi e angeli. Il baldacchino è una meraviglia da vedere, sia per la sua bellezza estetica che per la sua importanza storica e religiosa.

Il Baldacchino di San Pietro è facilmente accessibile in sedia a rotelle, il che lo rende un'attrazione turistica inclusiva per tutti. Se hai bisogno di informazioni aggiuntive, puoi visitare il sito web ufficiale della Basilica di San Pietro all'indirizzo vatican.va.

Le recensioni di questa attrazione sono eccellenti, con una media di 4.8/5 su un totale di 108 recensioni su Google My Business. I visitatori lodano la bellezza e la maestosità del baldacchino, nonché l'importanza storica e religiosa che rappresenta.

Recensioni di Baldacchino di San Pietro

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Michele Soldovieri
5/5

Disegnato dal Bernini nel 1633 e fuso in bronzo, che Urbano VIII rimosse dal tetto del Pantheon (in tale circostanza Pasquino espresse il noto commento, quod non fecerunt Barbari fecerunt Barberini) consiste in un ciborio di bronzo, sorretto da quattro colonne tortili in bronzo, coperte con trafori dorati.
Naturalmente il fatto dell'utilizzo del bronzo del Pantheon non è provato, è certo però che Pasquino ne approfittò per esprimere tutta la sua avversione verso il Papa, espressione dei Barberini.
Il motivo per il quale qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte all'eccesso di una tale struttura architettonica, qualora considerata in sé, è dato dal fatto che non viene preso in esame che il tabernacolo è stato progettato in relazione allo spazio interno della basilica.
L'altezza del baldacchino equivale a quella di Palazzo Farnese, un fatto questo che sconcerterebbe qualsiasi architetto progettista.
Sui quattro piedistalli dei pilastri sono posti gli stemmi dei Barberberini e sopra di ciascuno degli stemmi una faccia di donna.
È stato detto che una nipote di Urbano VIII, per la quale Bernini provava un sentimento d'affetto, dopo il suo matrimonio con il Principe Odescalchi, gli promise la realizzazione dei pilastri se avesse partorito sano e salvo un figlio.
Se si esaminano attentamente le nove teste di donna, possiamo rilevare le varie forme di espressione durante i nove mesi di gestazione mentre la decima appare quella di un infante che dorme tranquillamente.
L'altare maggiore è stato consacrato nel 1594 ed è situato sopra la tomba di San Pietro. Solo il Papa o un cardinale da questi designato può officiare in questo altare (Thynne).

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Chiara Pieroni
5/5

Sempre spettacolare, ma ora che è stato da poco restaurato lo è ancora di più!

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Stefano Manzo
5/5

Nella Città del Vaticano entrando nella Basilica di San Pietro, la più grande e bella chiesa cristiana del mondo e procedendo lungo la navata centrale il nostro sguardo non può che essere attratto dallo splendido e monumentale Baldacchino in bronzo (alto quasi trenta metri e di decine di tonnellate di peso) opera del grande architetto Gian Lorenzo Bernini (nato nel 1598 a Napoli e morto nel 1680 a Roma), un capolavoro dell’arte Barocca.

Il lavoro fu commissionato nel 1624 da Papa Urbano VIII della nobile famiglia Barberini, fu piuttosto complesso e si protrasse per diversi anni con l'utilizzo di molte maestranze, e fu inaugurato il 29 giugno del 1633 in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo.

L’opera si sviluppa su quattro altissime colonne tortili con ornamenti dorati, con capitelli corinzi sui quali si poggia una elegante ed articolata struttura dove ai quattro lati sono presenti altrettanti angeli che sembrano sostenerlo, come fastigio sorretto da volute svetta il globo con la croce.

La posizione sulla quale è posto non è casuale, ma si trova in corrispondenza del veneratissimo Sepolcro di San Pietro, a tal proposito consiglio la suggestiva visita alle Grotte, dove sono presenti le tombe dei Papi.

Purtroppo il bronzo utilizzato era relativo in gran parte ad una spoliazione delle antiche travi del pronao del Pantheon, da questo fatto unitamente ad altri nacque il detto del popolo romano: “Quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini”.

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Giuliano Tarquini
5/5

Nel 1633, l'abile mano di Bernini tracciò il disegno di un ciborio in bronzo, originariamente rimosso dal Pantheon da Urbano VIII. Le colonne tortili, sostenute da piedistalli con gli stemmi dei Barberini e facce di donna, creano un'opera dal fascino unico.
Pasquino, sfruttando l'occasione, esprimeva la sua avversione al Papa con il noto commento: "quod non fecerunt Barbari fecerunt Barberini". Nonostante l'assenza di prove sull'utilizzo del bronzo del Pantheon, l'opera architettonica riflette la progettazione mirata al contesto interno della basilica.
L'altezza imponente del baldacchino, uguale a Palazzo Farnese, potrebbe sconcertare ogni architetto. Tuttavia, il progetto era legato allo spazio interno della basilica. Gli stemmi Barberini sui pilastri, sopra ognuno dei quali poggia un volto femminile, narrano una storia di affetto e promessa.
La leggenda racconta che Bernini, ispirato dall'affetto per la nipote di Urbano VIII, progettò i pilastri con la promessa di realizzarli se avesse dato alla luce un figlio sano. Attraverso le nove teste di donna, si coglie l'evoluzione delle espressioni durante i nove mesi di gestazione, culminando nella decima, raffigurante un neonato sereno.
L'altare maggiore, consacrato nel 1594 e posizionato sulla tomba di San Pietro, concede il privilegio dell'officiatura solo al Papa o a un cardinale designato. La storia dell'opera si intreccia con la politica, l'affetto e il mistero, trasformando il ciborio in un simbolo intriso di significato nella sontuosità della basilica.

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Antonio De Santis
5/5

La prima reazione di molti fedeli che entrano nella basilica di S. Pietro è che gli escono le lacrime dagli occhi, reazione normale davanti a tanta commozione, bellezza e maestosità

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Diego Colla
5/5

Meraviglioso! Ogni angolo del palazzo è arte. Tutto è così magnifico e incredibile. la storia, l'arte e la grande santità sono al di là delle parole.

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
carlo petroselli
4/5

Al centro della cupola spostato verso l'abside della basilica si innalza l'Altare Papale. Capolavoro della struttura bronzea il Bernini. Opera spettacolare di ispirazione al baldacchino tipico professionale. Qui siriscontrs una soluzione di effetto pittorico piuttosto
che architettonico. Immaginano una struttura leggera ispirata alle stoffe lignea. Qui si ha la sensazione di una struttura leggera, mobile provvisoria,con quattro colonne Tortolì dibronzodorato.

Baldacchino di San Pietro - Città del Vaticano
Lorenzo Rolla
5/5

Fantastica notizia! In occasione del prossimo Giubileo verrà restaurato il baldacchino del Bernini (1624-1633, 28,74 metri di altezza e 63 tonnellate di peso). Il complesso e delicato intervento inizierà dalla seconda metà di febbraio e durerà fino a dicembre 2024, poco prima dell’apertura della Porta Santa. Questa imponente manutenzione straordinaria viene intrapresa in occasione di due particolari eventi celebrativi: i duecentocinquant’anni dagli importanti interventi conservativi settecenteschi e i quattrocento anni dall’inizio dei lavori per il Baldacchino. L’intervento si svilupperà in tre fasi:
a) predisposizione del cantiere con la progettazione delle impalcature di lavoro;
b) diagnostica preliminare e in corso d’opera con documentazione grafica e fotografica;
c) restauro dei manufatti metallici, lapidei e lignei. Il costo del restauro è di settecentomila euro.
Il cantiere non impedirà lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche.

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